Compagnia Teatrale Impara l'Arte

Commedia dialettale in due tempi

Fedeli al detto “squadra che vince non si cambia....”, con il terzo allestimento teatrale abbiamo continuato a camminare nella direzione intrapresa coi primi due lavori, forti anche del crescente consenso del pubblico e della attenzione da parti di organizzatori di rassegne teatrali o spettacoli singoli, il più delle volte a carattere benefico

Le difficoltà della vita quotidiana, il faticoso rapporto tra coniugi, tra genitori e figli, tra persone di differente sesso o ceto sociale sono alla base del testo, ovviamente rivisti con piglio ironico e, a tratti, irriverente. Le decisioni estreme adottate per sfuggire ad una quotidianità difficile ed avara di soddisfazioni, spesso inutili o addirittura controproducenti – un tentativo di suicidio mal riuscito, l’emigrazione – sfociano nel sogno d'essere importanti e riveriti (alzi la mano chi non ci ha fatto un pensierino, almeno per una volta). Un illusione impossibile da realizzare, la quale dimostrerà oltretutto che anche da persone regali non si può sfuggire alle proprie responsabilità 
La morale, per l’ennesima volta, punta a far capire che l’accettazione dei propri e degli altrui limiti, l’onesto impegno di ogni giorno, il dialogo e l’assenza di egoismi o invidie, la speranza ed il rispetto, sono i presupposti per vivere un’esistenza serena.

Personaggi e interpreti:

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