Compagnia teatrale “Impara l’arte”, quasi una storia…

La prima rappresentazione dell Compagnia Impara l'Arte

Dicembre 1990, una foto storica: la prima rappresentazione della Compagnia nel salone dell'Oratorio

La Compagnia teatrale “Impara l’arte” si è formata nel 1991 per iniziativa di un gruppo di amici aventi quale riferimento l’oratorio “Piergiorgio Frassati” di Monza.

Nata quasi per divertimento nell’ambito di alcuni momenti di svago all’interno delle attività del centro giovanile, essa ha acquisito col passare del tempo una fisionomia ben definita sino a diventare soggetto autonomo.

La Compagnia è composta da semplici “amatori” che impiegano parte del loro tempo libero per affinarsi ed esprimersi attraverso l’arte teatrale.

Le persone che collaborano stabilmente a vario titolo nella Compagnia (attori, tecnici, scenografi, costumisti, ecc.) sono circa trenta e tutte offrono il loro contributo in forma di qualificato volontariato. In tal modo si sono raggiunti due obiettivi: il primo: di far crescere ed educare le persone all’interno del gruppo a lavorare insieme per offrire un prodotto significativo e di qualità al pubblico; il secondo: di realizzare quello che per la Compagnia è “teatro popolare”, fatto da gente comune per la gente comune.

Occorre dire che i risultati di tale lavoro sono stati sinora lusinghieri, sia in termini di apprezzamento da parte del pubblico, sia all’interno della Compagnia.

Alcune componenti tipiche della “popolarità” spiccano in modo evidente in alcuni dei lavori rappresentati. Una su tutte: l’uso del dialetto.

Per questa tipologia di spettacolo ci siamo ispirati ad autori “storici” del teatro popolare lombardo (Felice Musazzi, Roberto Zago, Memo Bortolozzi), oltre che all’inventiva di Bruno Montrasio, autore nonché regista della Compagnia stessa.

Perciò i lavori in dialetto, ambientati in tipiche situazioni quotidiane, formano una miscela ironica e divertente. Mentre i lavori a carattere biblico trattano in modo brillante e divertente temi del grande Libro e sono adatti soprattutto – ma non solo – ad un pubblico giovanile. L’azione scenica sulla Passione, invece, nella sua drammaticità evocativa è una sorta di meditazione sulla morte e resurrezione di Gesù., mentre i lavori su S.Gerardo – il santo dei monzesi – rievocano la vita e la profondità di fede del santo ed è stato realizzato insieme con la compagnia teatrale “Quelli del ‘35” e con la cooperativa sociale “La Meridiana” di Monza. Poi due spettacoli multimediali: , il bellissimo e intenso testo di Padre Turoldo, “Salmodia della speranza”, è una profonda riflessione sui drammi che hanno attraversato il XX secolo – la II Guerra mondiale, il nazismo, l’olocausto – sulla speranza e sull’impegno civile.

Quindi, la messa in scena “Memento” – rappresentata in occasione della Giornata della Memoria - è un contributo alla rievocazione di una pagina della storia monzese ed un intenso ed emozionante omaggio ai monzesi deportati nei campi di sterminio nazi-fascisti durante il secondo conflitto mondiale.

Il ricordo dei monaci martiri de L’Atlas ne “Più forti dell’odio” vuol riportare l’attenzione sulla fermezza e sull’assunzione delle proprie responsabilità e scelte di vita, nonché sulla speranza e l’importanza del dialogo come forma di convivenza civile.

Poi il teatro-concerto sulla figura del musicista americano Johnny Cash è un’emozionante viaggio nella vita di questo straordinario personaggio, che merita l’attenzione per la sua profonda fede, alla quale ha cercato di restare fedele nella sua travagliata vita.

Nel filone della memoria si inseriscono anche “Quand s’eri presonee”, emozionante dialogo tra due cittadini briantei deportati in un campo di prigionia nazista; “Ballata per la libertà”, realizzato in occasione del 150esimo dell’unità di Italia e i recenti “E domani si va all’assalto”, un emozionante omaggio alle vittime della Prima Guerra Mondiale, ed “Il Podestà di Roncobello” su un episodio di grande solidarietà umana avvenuto nel ’43 in un paesino della Val Brembana. Attualmente la Compagnia sta replicando “La Sciura Presidenta”, un bellissimo, brillante spettacolo del genere vaudeville.

Esse sono state messe in scena con successo di pubblico e critica in vari teatri, chiese, piazze di Monza e province di Monza-Brianza, Milano, Como e Lecco anche per spettacoli a scopo benefico.

La Compagnia è iscritta al GATaL, Gruppo Attività Teatrale amatoriale Lombardia, ed è in possesso di tutti i requisiti, anche a termine di legge, per poter rappresentare le proprie opere nei locali pubblici.

Nel 2002 la Compagnia ha pubblicato un volume dal titolo “Compagnia teatrale Impara l’Arte: quasi una storia” che ripercorre i primi dodici anni di vita della compagnia attraverso numerose fotografie, descrizioni degli spettacoli, dei lavori dietro le quinte e interviste agli attori.

La Compagnia ha inoltre un proprio sito internet: www.compagniaimparalarte.org, su cui si possono trovare ulteriori informazioni, ed è presente sui principali social con i suoi account facebook, twitter, googleplus ed instagram