...E domani si va all'assalto!
Tra pochi mesi ricorreranno i cent’anni dall’inizio di un terribile evento che segnò un passaggio epocale nella storia dell’umanità intera e in quella dell’Europa in particolare. Dal Luglio 1914 e per quattro lunghi anni una pioggia di fuoco attraversò le terre, i cieli ed i mari d’Europa e del vicino Medio Oriente, lasciandosi alle spalle una lunga striscia di sangue. I “numeri” sono già di per sé impressionanti:
9 milioni di soldati morti, 10 milioni di civili uccisi, 20 milioni feriti, 21 nazioni coinvolte. 40.000 Km di trincee scavate.
Ma oltre a ciò, il conflitto aprì le porte ai regimi dittatoriali che si instaurano in Europa a partire dagli anni ’20 e che trascinarono poi il nostro continente alla Seconda Guerra mondiale.
La Compagnia teatrale Impara l’Arte vuole, con questa rappresentazione in forma di parole e canti degli alpini, rendere omaggio a tutte queste vittime, per buona parte “poveri cristi” - contadini, pastori, montanari - o “cafoni”, come li avrebbe chiamati Ignazio Silone.
Ma c’è anche qualcos’altro che ci attiene, oltre alla già doverosa celebrazione di una ricorrenza così importante: è la memoria dei fatti, il non dimenticare che queste furono le vittime di una sete di vendetta, di potere e di espansione, oltre che di un’idea di disciplina che se ne infischiava del valore della singola vita umana.
E’ questo il dovere che ci spetta nel nostro piccolo: ricordare per evitare che queste tragedie possano ripetersi.
La cronaca di tutti i giorni parrebbe darci torto, ma ciò non può evitare il nostro umile impegno perché ideali di pace, di ragione, e di dialogo possano espandersi tra i popoli.
Il piccolo seme richiede tempo per crescere.
Regia |
Bruno Montrasio |
Tecnici audio e luci |
Alessandro Furlan, Dario Marini, Stefano Valsecchi,
Lorenzo Confalonieri, Vittorio Lembo
|
Trucco |
Rachele Villa, Donata Montrasio
|