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di Raffele Mantegazza e Bruno Montrasio
Quando si parla della Shoà, e più in generale dei campi di prigionia e delle deportazioni avvenute durante la Seconda Guerra mondiale ad opera dei regimi nazi-fascisti, ci si sente generalmente attratti in modo ambivalente dall'argomento. E' doveroso ricordare, non solo perché ricordare è uno dei concetti fondamentali dell'ebraismo (e speriamo non solo di quello), ma anche perché è giusto non dimenticare e riproporre i fatti per impedire l'indifferenza, se non persino la speculazione. In tal senso si muoveva già la rappresentazione della Salmodia della Speranza, messa precedentemente in scena dalla nostra Compagnia teatrale. Ora l'attenzione si concentra maggiormente sulla città di Monza, poiché il testo da principalmente voce e corpo ai deportati e alle deportate di questa città.
E' un particolare onore e nel contempo un dovere ricordare queste persone che ci hanno preceduto negli anni e che sono state protagoniste, probabilmente anche loro malgrado, di una delle pagine più tragiche della storia dell'uomo negli ultimi secoli. Una pagina fatta di atrocità, di crudeltà, di odio, di morte, ma anche di episodi eroici, di solidarietà, di anelito di libertà, spirito di sacrificio, che sono stati poi i primi mattoni su cui si sono formate la nostra Costituzione e la nostra democrazia repubblicana. E' per questo motivo: sentirci parte di una comunità, quella monzese, che continua con noi oggi la sua vita e la sua testimonianza su questo territorio, la quale ha però avuto qualcuno che l'ha vissuta prima di noi (e qualcuno che la proseguirà dopo di noi), che è doveroso non dimenticare i nostri morti. Il testo si basa principalmente sul lavoro di ricerca dei prof. Raffaele Mantegazza e Emiliano Vincenzo Toppi, dal titolo "Le storie di vita dei deportati e delle deportate monzesi nei campi di sterminio nazisti", dal quale sono stati estratti alcuni brani.
In una sorta di "Spoon River" monzese, le voci dei nostri concittadini riecheggiano a memoria di quei momenti in un racconto tanto drammatico, quanto avvincente ed emozionante. Un modo per ricordarli e sentirli di nuovo vicini a noi, così come anche le vittime degli innumerevoli conflitti che insanguinano la terra ancora oggi.
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Interpreti
Laura Brivio
Lorenzo Confalonieri
Diego Ciracì
Giovanna De Capitani
Rossella De Capitani
Giovanni Longoni
Tito Olcese
Lorenzo Perego
Mauro Perego
Davide Perini
Enzo Pimazzoni
Nicolò Raico
Luca Redaelli
Antonio Sala
Danza
Sara Minutti , Fabio Colonna
Pianoforte
Tiziana Torti
Regia |
Bruno Montraso |
Video |
Marco Li Pira, Bruno Montrasio |
Tecnici Audio luci |
Alessandro Furlan, Dario Marini, Stefano Valsecchi |
Proiezioni |
Visual Factory - Monza |
Coreografie |
H-Demia Danza - Monza |
Costumi |
Mariarosa Perego, Iolanda Mugnis, Annamaria Sassi |
Trucco |
Donata Galbiati, Rachele Citterio |
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