L'arca di Noè

Commedia dialettale in due tempi

L’arca di Noè è il secondo spettacolo del trittico biblico prese a prestito dai Barabba’s Clowns che “Impara l’arte” mette in scena. Il motivo che ne giustifica la realizzazione è, questa volta, quello del cambio della guardia tra i coadiutori dell’Oratorio Frassati.
Anche la Compagnia vuole unirsi al resto della comunità parrocchiale nel dare il benvenuto a don Marco Prandoni, che assume la guida dell’oratorio, e salutare don Angelo Cairati , chiamato a dirigere la parrocchia Sacro Cuore di Melzo, ed i testi dei Barabba’s ben si adattano allo scopo.
Forti dell’esperienza acquisita con “Gio & Na”, questa volta affrontiamo l’impegno più decisi e consapevoli di quello che possiamo ottenere.
La divertente storia scritta da Gianpiero Pizzol, autore di numerosi testi teatrali, ricalca nello spirito quella contenuta nel Grande Libro, scritto su ispirazione di Dio.
Ai personaggi protagonisti dell’episodio del diluvio, l’autore aggiunge, genialmente, una figura che fa capolino nelle pagine della Bibbia ben prima di Noè e famiglia: il serpente del giardino dell’Eden. Esso viene a dare un tocco ulteriore di comicità e spessore allo spettacolo. E’ il serpente, infatti, un personaggio in grado di affascinare e sedurre, un animale pericoloso che non riuscirà nel suo intento distruttivo e disgregante solo perché Noè avrà al suo fianco, oltre alla moglie e ai figli, soprattutto Dio che interviene al momento opportuno con la sua inesauribile fantasia.
La figura di Noè è buffa: contadino, buon bevitore, è spesso succube di una moglie-tiranno. Però, nella sua semplicità, è anche un gran credente e non esita a mettere in pratica un’idea che a molti suoi concittadini pare balzana: costruire un’arca nel mezzo del deserto. Egli sa, infatti, che Dio non parla mai a vanvera e che se annuncia la venuta un diluvio che coprirà la terra, c’è solo da credergli.
La storia continua sulla falsariga del testo biblico, sino all’apparizione di un meraviglioso arcobaleno che suggella l’amore del Creatore per il creato. Il gioioso ballo finale a cui si uniscono tutti – animali e uomini – è un segno del ringraziamento del creato per il suo Creatore.


Personaggi e interpreti:

Elisabetta Montrasio, Paola Montrasio, Giani Matteo

Noè

Robert Galimberti

Signora Noè

Paola Rosa

Sem

Modano Davide

Cam

Bramati Marco

Iaphet

Claudio Pulga

Elefante

Marco Acerbi

Mucca

Milena Marini

Contadino

Alberto Pasina

Uomini saggi

Antonio Sala, Enzo Pimazzoni, Silvano Montrasio

Toro

Leonardo Campiotti

Cane

Diego Ciraci

Gatto

Davide Perini

Serpente

Diego Passoni

Gorilla

Egidio Longoni

Leone

Fabrizio Scarpino

Colomba

Romina Galvagno

Corvo

Laura Brivio

Topi



Regia : Bruno Montrasio
Assistenti di scena: Gianni Furlan, Alberto Marini, Antonella Invernizzi, Gigi Perini
Scenografie: Renzo Galbiati, Fabio Invernizzi, Monica Galbiati, Cristina Vecchato, Franca Redaelli.
Costumi: Carlo Galbiati, Pinuccia Fumagalli
Trucco: Rachele Villa