Do ghe n'è gh'en va

Doe gh n’è… gh’en va. Dove ci sono soldi, ne vanno altri. E il danaro è sempre merce appetibile, per entrare in possesso del quale si guarda in faccia a niente e nessuno.

 Per uno scherzo del destino, due fratelli e un cugino si trovano a doversi accaparrare una ben strana eredità. Infatti, Il caro estinto ha deciso che l’eredità andrà colui che per primo si mariterà e metterà al mondo un figlio maschio.

A chi finiranno i soldi?
Abramo Limonta, deciso a diventare prete, lascerà la sua vocazione sacerdotale persuaso da Isacco Vismara, un paolotto di paese, anch’esso attratto dalla notevole somma e deciso a prenderne una parte con l’aiuto della figlia Sara?
Rachele Limonta tenterà in tutti i modi di carpire il denaro combinando un matrimonio tra la sua figlia Giuditta ed Elia, scapolo impenitente e nostalgico comunista. Ci riuscirà?
E che ne sarà  invece di Giacobbe, apparentemente insensibile al richiamo del denaro, ma che alla fine darà una svolta all’intera vicenda?
La ricca trama trascina lo spettatore in un crescendo di scene comiche fino al colpo di scena finale.

 

 

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